ESCLUSIVA LS – Coach Tarantino: «Noi buon talento offensivo, all’andata nostra miglior partita»

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Nella giornata di sabato è in programma la sfida al vertice tra le due capolista del campionato di Serie D. Da un lato Busalla di coach Tarantino, protagonista di uno straordinario avvio di campionato ma anche di una flessione verso la fine dell’anno. Dall’altro Albenga di coach Romano, reduce da due vittorie su due nei recenti big match contro Imperia e Valpetronio. In esclusiva per Liguria a Spicchi, ecco un commento di Jonatha Tarantino, capo allenatore dei busallesi.

Un avvio di campionato di altissimo livello sembrava condurvi al primo posto solitario senza troppi patemi. Poi, dopo la sconfitta al Palauxilium, è arrivato un momento di appannamento. Quali le cause?

Ad inizio preparazione abbiamo deciso di partire forte con carichi di lavoro calibrati, sapevamo che poteva esserci un calo dopo cinque/sei giornate. Tutto sommato tra impegni lavorativi ed infortuni arrivare alla pausa natalizia con due sconfitte è stato per noi un gran risultato. Considerato che per noi essere primi o quinti poco cambia, stiamo puntando su un progetto a medio lungo termine e sulla crescita di alcuni elementi. Purtroppo abbiamo lasciato due punti mortali a Savona, quella è l’unica sconfitta che “mi” pesa veramente.   

Attualmente siete il miglior attacco e la quarta miglior difesa, avendo due giocatori nella top ten della classifica marcatori del torneo. Cosa vi serve in più e su cosa state lavorando per effettuare il decisivo salto di qualità?

Siamo una squadra con un buon talento offensivo, quando collaboriamo diventa difficile per gli altri. Le nostre partite spesso si chiudono oltre i 100 possessi che significano circa 85 tiri presi, andare intorno ai 70 punti di media diventa quasi fisiologico. Siamo probabilmente una delle squadre che tira il maggior numero di liberi nel campionato proprio per la propensione offensiva che diamo alle partite. Questa pallacanestro ci porta a concedere qualcosa in difesa, soprattutto da palle perse o quando prendiamo dei tiri fuori ritmo, adesso stiamo lavorando su questo. Migliorare le scelte e gli equilibri, diventare più cinici. Questa società si è affacciata coraggiosamente alla serie D solo lo scorso anno dopo una vita trascorsa in Promozione, per cui tanti ragazzi sono poco più che degli esordienti nella categoria. In tutta onestà la società il suo salto (mortale!) di qualità lo ha già fatto. I nostri under lo scorso anno faticavano anche a fare il riscaldamento, quest’anno hanno dei minuti e ci restituiscono sempre qualcosa in termini di energia punti e rimbalzi.

Cosa teme di più di Albenga? Quale può essere la chiave della partita?

Di Albenga temo la fisicità dei loro esterni, la capacità di stare in campo con tutti e dieci i giocatori. Sono un gruppo molto ben allenato che fa del ritmo e dell’energia la sua forza. All’andata abbiamo vinto in casa loro giocando forse la nostra miglior partita stagionale. Abbiamo deciso di fare una settimana di carichi molto pesanti per mettere i ragazzi nella condizione di “pensare” anche quando sono in fatica. Noi dobbiamo “solo” giocare a pallacanestro, il resto si vedrà.

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