ESCLUSIVA LS – Coach Pansolin: «Non ricordavo un PalaCUS così pieno, l’obiettivo è tornarci sabato»

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Nella giornata di sabato la Tarros La Spezia di coach Martini ha espugnato il PalaCUS del CUS Genova di coach Pansolin in gara-1 delle semifinali Playoff di Serie C Silver. In esclusiva per Liguria a Spicchi, ecco un commento sulla partita da parte di Giovanni Pansolin, capo allenatore degli Universitari:

Partiamo dalle cose positive: un PalaCUS così pieno io non me lo ricordo dai tempi dell’Effe 2000. Quindi vuol dire che l’appassionato genovese esiste e finalmente è sbucato fuori. C’era tanta gente, è stato molto bello giocare davanti a così tanta gente. Chissà, potrebbe essere un inizio. Ed è anche la ragione per cui vogliamo tornare sabato. È 1-0 per loro però noi a La Spezia abbiamo già vinto, quindi non è detto che mercoledì partiamo battuti. Anzi. Abbiamo avuto una settimana difficile. Mangione non si è allenato perché aveva la febbre a 39 e si è visto, oggi non era in forma, non era al 100% e non riusciva a fare quello che lo contraddistingue. Sono sicuro che altri tre giorni “sfebbrato” gli faranno bene per farlo giocare come sa mercoledì. Il suo aver giocato sotto i suoi standard non è solo un problema perché lì manca qualcosa, ma perché ci accorcia le rotazioni, non ci permette di giocare mai coi tre lunghi perché obbliga Dufour a fare il suo cambio. Quindi abbiamo meno profondità e soprattutto andiamo a patire Delibasic, che è grosso per essere un esterno e non abbiamo i centimetri di Dufour per tamponarlo in molte occasioni. Poi per il resto abbiamo giocato la solita partita difensivamente accorta, perché dopo uno sbandamento nel primo quarto dove loro facevano veramente molto bene canestro. Poi se, non sbaglio, hanno segnato circa quaranta punti in trenta minuti. Non è facile vincere segnando così poco. Quindi bravi loro, però vuol dire che se noi teniamo questa intensità difensiva mercoledì possiamo anche divertirci. Non è una cosa tanto lontana dall’essere vera. In una serie di questo tipo è fondamentale essere al 100%. Noi questa serie l’abbiamo incominciata non tutti al 100% e quindi questo ci ha penalizzato. Però è una serie equilibrata. Ci sono state tre partite tra queste squadre in stagione regolare e la differenza canestri, se guardiamo solo le tre partite, dice +2. Quindi vuol dire che siamo veramente equilibratissimi. Il fattore campo conta ma non è determinante. L’abbiamo visto oggi e l’abbiamo visto domenica scorsa. Se qualcuno non ha niente da fare, anzi, se qualcuno non è tifoso della Juventus e vuol venire mercoledì il PalaSprint è un bel palazzetto per vederci giocare e per riportare la serie a casa. Tra le cose negative c’è la percentuale ai tiri liberi, che può essere figlia dello sforzo che uno fa in difesa. Soprattutto in una partita come questa, arbitrata “all’inglese” da almeno uno dei due arbitri della coppia. Perché, diciamo così, c’era molta permissività a livello di contatti. Forse troppa per i miei gusti, perché non siamo squadre di Eurolega che riescono a gestire i contatti in questo modo. Quindi qualche fischio in più uno dei due avrebbe potuto metterlo. Ritornando a prima, lo sforzo in difesa di può portare a non essere lucido in lunetta. Questo per noi è un’anomalia, perché noi solitamente i tiri liberi li tiriamo bene. Quindi un’altra variabile che può cambiare in gara-2. Soprattutto perché può essere derivante magari da un minimo di pressione in più che avevamo noi, perché era gara-1 in casa nostra. Loro adesso hanno vinto gara-1 in trasferta, sono nettamente la squadra più attrezzata del campionato, hanno due stranieri e hanno giocatori presi da tutta Italia. Quindi sono nettamente favoriti. Noi andiamo là avendo nulla da perdere e con la consapevolezza che ce la siamo giocata alla pari per tre partite. Adesso la palla è nel loro campo e devono ributtarcela di qua, noi dobbiamo essere bravi a ributtargliela di là e, ripeto, l’obiettivo è tornare sabato prossimo al PalaCUS.

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