ESCLUSIVA LS – Coach Padovan: «Con Sarzana problema con gli interni»

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Domenica è tempo del secondo derby dell’anno al PalaMariotti, nel quale si sfideranno Follo e Sarzana. Andrea Padovan, coach di Follo, ha gentilmente concesso un’intervista a Liguria a Spicchi sul momento della squadra e sull’obiettivo stagionale.

Smaltita la delusione del derby, come stanno procedendo le avventure nel settore giovanile?

Il derby l’ho vissuto più come momento di crescita per i nostri ragazzi. Quindi più che delusione mi sento di ringraziare i nostri avversari che ci hanno onorato giocando una partita vera e intensa. Purtroppo dopo la partita di domenica il nostro pivot Rinaldi si è sentito male e al pronto soccorso gli hanno diagnosticato la mononucleosi. Questo fatto condiziona molto quello che è il nostro percorso formativo considerando il fatto che gli stessi giocatori affrontano contemporaneamente due o tre campionati.

Quale il punto di forza di Sarzana? Quale potrebbe essere la chiave di lettura?

Considerando quanto sopra giocoforza il punto di forza di Sarzana diventa ineluttabilmente il gioco con i due interni di peso di cui dispongono. Da parte nostra trovare delle letture che permettano sia difensivamente che offensivamente di trasformare gli svantaggi in vantaggi. Inoltre, Sarzana dispone di “piccoli” molto forti ed esperti con trascorsi importanti.

La vostra fase offensiva è caratterizzata da una discretamente equa distribuzione dei punti tra i vari giocatori. Può essere più un pregio o più un difetto in Serie C?

Il primo obiettivo che chiedo ai miei ragazzi è quello di riconoscere situazione di vantaggio di mantenerle e di finalizzare. Si tratta del solito paradigma che tutti gli allenatori in un modo o nell’altro chiedono ai propri giocatori. Io ho la fortuna di allenare Russo e Niccolò Steffanini, che sono in sintonia con questo modo di interpretare la pallacanestro. Può benissimo capitare la partita in cui il singolo faccia 40 punti perché quello che esprime è il vantaggio da sfruttare. In sintesi, la distribuzione di punti o tiri non è cercata ma è parte integrante della morfologia di basket che vogliamo bene o male esprimere per crescere.

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