ESCLUSIVA LS – Scarfì: «Fotografo da quasi 50 anni e amo il basket»

FacebookTwitterGoogle+TumblrWordPressBlogger PostMySpacePinterestLinkedInOknotizieInstapaperFlipboardGoogle BookmarksEmailGoogle GmailPrintCondividi

Da anni ormai allieta il pubblico della pallacanestro ligure (e non solo) con i suoi servizi fotografici. Si sta parlando di Giorgio Scarfì, un fotografo genovese che ha gentilmente concesso un’intervista a Liguria a Spicchi riguardo sia al suo sport preferito sia all’arte della fotografia.

Da anni ormai allieta il pubblico con fotografie sportive, tra le quali molte cestistiche. Da dove nasce questa passione? 

Nasce da due passioni: la fotografia (ho 60 anni e scatto da quasi 50) ed il basket, sport al quale ho giocato nelle serie minori della Liguria e con tanti cari amici cestisti, finché un problema ad una gamba mi ha suggerito che era arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo. Anche se qualche tiro lo faccio sempre volentieri.

Qual è lo scatto a cui è più legato?

Sono due gli scatti. Il primo immortala Martina Bestagno, ex giocatrice del NBA Zena-Almo Nature e attuale ala-pivot del Famila Schio e della nazionale di basket femminile, mentre viene “festeggiata” a fine partita dal suo cocker Milla. Una foto che ha avuto davvero molto successo tra gli amanti del basket e degli animali.

Martina Bestagno con Milli, il suo cocker © GIORGIO SCARFÌ
Martina Bestagno con Milli, il suo cocker © GIORGIO SCARFÌ

Il secondo, invece, costituisce la mia prima foto venduta al grande ed indimenticato Aldo Giordani, che fondò e diresse Superbasket negli gli anni più belli del basket italiano. La foto ritrae un’azione della finale di Coppa Korać a Genova del 1977 tra Alco Fortitudo Bologna e Jugoplastika Spalato, partita finita a “calci e pugni” con una squalifica internazionale di tre anni alla Fortitudo.

Azione di gioco della finale di Coppa Korać del 1977 tra Fortitudo Bologna e Jugoplastika Spalato © GIORGIO SCARFÌ
Azione di gioco della finale di Coppa Korać del 1977 tra Fortitudo Bologna e Jugoplastika Spalato © GIORGIO SCARFÌ

Qual è la differenza, per esempio, tra un servizio fotografico di pallacanestro e uno di pallanuoto? Quali le differenti difficoltà?

Una buona foto sportiva nasce da tre fattori: la conoscenza di una buona tecnica fotografica, la conoscenza dello sport che fotografi e una specifica (e purtroppo costosa) attrezzatura. Mai come nella foto sportiva la qualità dell’attrezzatura è importante, insieme agli altri due fattori, per ottenere buone immagini. Dal punto di vista fotografico tra basket e pallanuoto ci sono più punti di contatto che differenze: sono entrambi sport prevalentemente “indoor” e quindi spesso poco illuminati; sono molto veloci nei movimenti dei giocatori e quindi necessitano di tempi veloci; sono sport in cui è valida sia la foto del singolo giocatore che quella d’ insieme. La pallanuoto è forse un po’ più difficile da fotografare per le condizioni ambientali della piscina e perché le fasi di gioco spettacolari sono certamente in numero minore che nel basket.  In tutti e due gli sport non vanno mai dimenticate le foto di “contorno” che spesso risultano anche più significative ed interessanti di quelle di gioco.

Cosa la appassiona della pallacanestro?

Facile: è lo sport più bello del mondo. Mi sembra abbastanza.

Squadra del cuore ligure, italiana e americana?

Le mie squadre del cuore liguri sono il CUS Genova e l’Ardita Juventus, dove ho giocato per molti campionati da metà degli anni ’70 fino alla fine degli anni ’80. La mia squadra del cuore italiana è la Reyer Venezia, in quanto sono veneziano di origine e ho visto giocare la Reyer alla famosa Misericordia (una chiesa sconsacrata), all’Arsenale e al Taliercio. Ho visto giocare del vivo leggende del basket come Praja Dalipagic e Spencer Haywood in maglia oro granata e tutte le domeniche devo seguire in qualche modo la partita. Quindi «fino alla fine forza Venezia!». Infine, la mia squadra del cuore americana sono i Chicago Bulls di Phil Jackson. OK, tutti ricordano Michael Jordan. Ma io penso che senza coach Phil Jackson i due three peat non ci sarebbero mai stati.

In cosa è mutato maggiormente l’ambiente della fotografia sportiva locale negli ultimi anni?

Vive gli stessi problemi della fotografia in Italia e nel mondo, legati alla crisi dell’editoria e alla perdita progressiva di cultura della “buona immagine” che era invece fondamentale anni fa e che distingueva la qualità delle varie pubblicazioni. Si vedono sempre più spesso giornalisti che seguono le partite e che fanno uno scatto con lo smartphone per documentare l’articolo. La facilità di pubblicare online purtroppo spesso riduce la qualità senza rendersi conto che la “visibilità” di un sito è proprio legata alla prima immagine che vediamo e che ci induce poi ad approfondire oppure… a voltare pagina web. 

Licenza Creative Commons
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.

email
VN:F [1.9.16_1159]
Chiarezza
Oggettività
Interesse
Rating: 5.0/5 (3 votes cast)
Precedente SERIE D - Amatori Savona: «Partita già chiusa a fine primo quarto» Successivo PROMO - Risultati 3° giornata d'andata 2015/16