ESCLUSIVA LS – Coach Martini: «Dobbiamo imporre la nostra mentalità difensiva, Cota ci sarà»

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Nella giornata di domenica è in programma il big match della Serie C Silver, nonché derby di La Spezia. Infatti, al PalaSprint si affronteranno la Tarros La Spezia di coach Martini e Sarzana di coach Bertieri. Da un lato i ragazzi di patron Caluri, favoriti del torneo alla vigilia, sembrano aver metabolizzato il cambio in panchina e si trovano al secondo posto. Dall’altro i Biancoverdi sono attualmente la capolista del torneo grazie al decisivo successo nel derby contro Follo. In esclusiva per Liguria a Spicchi, ecco un’intervista a Luca Martini, capo allenatore dei Bianconeri.

«Sono strafelice. Stiamo continuando a crescere, coach Martini sta lavorando molto bene con i ragazzi e la squadra sta acquisendo quel DNA difensivo che mancava, che è fondamentale e che pretendo». Queste sono state le parole del presidente Caluri dopo la prestazione di Ospedaletti. A che punto è il suo lavoro sui ragazzi? Quali sono i margini di miglioramento?

Stiamo continuando naturalmente il lavoro sull’aspetto mentale difensivo. I ragazzi rispondono sempre in maniera positiva. Il nostro obiettivo è quello di intensificare e di far diventare la nostra mentalità difensiva una delle anime più importanti della nostra squadra. Quindi questo è quello che facciamo. La cosa che mi fa ben sperare è che i ragazzi seguono molto tutto quello che noi proponiamo e cercano di applicarlo nella miglior maniera possibile. Sicuramente i margini di miglioramento sono importanti perché è un mese che noi lavoriamo su questo aspetto. Siamo una squadra che fondamentalmente non ha un DNA difensivo nelle individualità, a parte due o tre elementi. I margini di miglioramento sono esponenziali e cercheremo di sfruttarli e di aumentarli il più possibile nel più breve tempo possibile. 

Contro Ospedaletti il playmaker Cota ha scontato la sua ultima giornata di squalifica dopo i noti fatti di Follo. Sarà della partita? Qual è la sua condizione fisica?

Sì, Francesco rientrerà nelle rotazioni. Fisicamente sta abbastanza bene, a parte una piccola influenza. Sicuramente ci allungherà le rotazioni. È un elemento importante, fondamentale per il nostro gioco. Quindi siamo sicuri che lui avrà la capacità di mettersi al servizio della squadra e di rendere per quello che lui sa ed il valore che lui ha. Aspettiamo con fiducia il suo rientro in squadra in una partita in cui sicuramente le sua qualità saranno molto importanti. 

Cosa teme di più di Sarzana? Quale può essere la chiave della partita?

Sarzana è una squadra molto esperta con giocatori molto importanti, tra cui spicca il playmaker Bencaster. Lui è il metronomo della squadra, è quello che detta i ritmi, non perde mai il controllo della partita anche se la squadra va in difficoltà ed è sempre dentro il match. Quindi è il punto focale della loro squadra, senza scordarci che ha un contorno di altri quattro cinque giocatori di primo livello: vedi Irving, vedi Penè, Bambini e Bianchini. Quindi, insomma, hanno sei giocatori molto molto importante e di valore per la categoria. La chiave della partita è sicuramente non farli giocare al loro ritmo, non far giocare la loro pallacanestro, imporre il nostro ritmo offensivo e ostacolare tutto quello che cercheranno di organizzare nelle manovre di attacco. Ormai la chiave per vincere tutte le partite, dal mio punto di vista, è imporre la nostra mentalità difensiva e quindi cercare di rompere i giochi e rompere i ritmi delle squadre avversarie. E non sarà differente contro Sarzana. 

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