SERIE C – CRONACA: L’Ardita vende cara la pelle ma il derby va al CUS

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Il CUS Genova di coach Pansolin conquista il primo derby stagionale contro l’Ardita Juventus di coach Chiesa. Nella Palestra Scolastica di Via Salvador Allende la partita non è spettacolare dal punto di vista del gioco, come succede per la maggior parte delle stracittadine. Tuttavia, l’intensità messa in campo dalle due compagini genovesi ha comunque scaldato gli animi degli spettatori presenti sugli spalti. Se il CUS ha conquistato il vantaggio dal primo possesso mantenendolo per tutta la partita (vantaggio da un minimo di +2 ad un massimo di +21), gli juventini hanno comunque venduto cara la pelle dimostrando una volta di più la loro compattezza, elogiata anche da coach Pansolin nella breve intervista rilasciata ai microfoni di Liguria a Spicchi a fine gara.

SERIE C SILVER
ARDITA JUVENTUS vs CUS GENOVA 43-57 (9-15; 9-12; 9-15; 16-15)
ARDITA JUVENTUS: Manica 4, Negrini 2, Garaventa, Rossi 3, Ferraris, Dallorso 4, Rovati 7, Ferrari 5, Sobrero 6, Pietronave 12. Coach: Chiesa.
CUS GENOVA: Macrì 8, Bestagno, Vajra, Dufour 7, Zenobio 2, Mangione 12, Bedini A. 20, Capecchi, Meroni 4, Bedini F. 4. Coach: Pansolin. Assistente: Taverna.
ARBITRI: Bassoli di Genova e Pintus di Rapallo.

Fin dai primi minuti si sente l’atmosfera da derby sul parquet. L’Ardita comincia la partita con una difesa molto aggressiva che costringe il CUS a giocare molto sul perimetro dei tre punti. La prima fase del match viene caratterizzata dal duello tra i due portatori di palla, ovvero Dallorso per i padroni di casa e Macrì per gli ospiti. Quando i Biancorossi si portano sul +8 grazie ad un parziale di 0-7 avviato dalla tripla di Dufour, coach Chiesa corre ai ripari inserendo Negrini in regia e Ferrari in mezzo all’area. Da un lato Pietronave mette scompiglio nella difesa cussina, dall’altro l’asse tra Dufour e Mangione porta 8/15 punti biancorossi nel quarto. Verso la fine della prima frazione coach Pansolin schiera i suoi con una difesa zone press con ripiegamento a 2-3, ma l’accelerata decisiva non arriva. Negli ultimi secondi un’imponente stoppata di Ferrari su un Capecchi lanciato in contropiede evita il +8 per i Biancorossi, e così il primo quarto si chiude sul risultato di 9-15.

La seconda frazione si apre con un parziale di 0-6 avviato da un Angelo Bedini che, con tecnica e fisicità, inizia ad imporre il suo gioco. Mentre in regia il duello si sposta tra Macrì e Negrini, coach Chiesa inserisce nuovamente Pietronave e capitan Manica. Coach Pansolin reagisce impostando una difesa a zona 2-3 nella quale Mangione, con la sua reattività, fa la differenza con numerose palle intercettate. Dall’altra parte Rovati e Pietronave tengono a galla l’Ardita con il loro dinamismo, monopolizzando i 9 punti di squadra messi a referto dai padroni di casa. Sul finire della frazione Mangione scivola e involontariamente impatta su un Negrini in corsa che, cadendo, si infortuna alla caviglia, ritrovandosi costretto ad uscire (per non rientrare più fino alla fine). Le due squadre vanno a riposo sul punteggio di 18-27.

Al rientro in campo, il CUS mette una seria ipoteca sulla gara grazie a due parziali: il primo di 0-6 ad inizio frazione aperto e chiuso da Dufour, il secondo di 1-6 dopo qualche minuto. L’Ardita paga alcune sbavature difensive, mentre in attacco non riesce a capitalizzare quanto costruito. Coach Chiesa si gioca così la carta del doppio lungo, inserendo in campo sia Ferrari sia Sobrero. La scelta paga, in quanto il lungo ex Virtus entra cattivo a rimbalzo e mette a referto gli ultimi quattro punti biancoviola della frazione, portando i suoi a -15. Solo una tripla dall’arco da parte di Bedini non permette ai padroni di casa di iniziare l’ultimo quarto con uno svantaggio vicino alla decina di punti.

Nell’ultima frazione la partita si innervosisce. Nei primi minuti sale in cattedra Bedini con due triple che, insieme all’altro canestro dall’arco da parte di Mangione, portano gli ospiti sul +21, ovvero il massimo vantaggio nel match. In seguito, l’Ardita si ricompatta con l’inserimento di Dallorso e nuovamente con la carta del doppio lungo. La scelta si rivela azzeccata, e così gli juventini limano lo svantaggio grazie ad un parziale di 12-3, impreziosito da 4 punti di Pietronave e da un gioco da quattro punti da parte di Ferrari. Tuttavia, dopo il canestro del -12 partorito dall’assist di Ferrari per un Sobrero abile a destreggiarsi in area piccola, il CUS riprende le redini della partita. Negli ultimi minuti arriva anche un fallo tecnico ai danni della panchina biancoviola, che non fa altro che alimentare il bottino ai liberi del CUS, catalizzato dai fratelli Bedini (4 per Angelo e 2 per Fabio). La partita termina così sul risultato di 43-57. Buona direzione di gara da parte del duo composto da Bassoli e Pintus, caratterizzata da un metro di giudizio coerente nonostante il clima da derby nella palestra.

Tra le fila dei padroni di casa il top scorer è Pietronave con i suoi 12 punti, collocati nel contesto di una prestazione a tutto tondo caratterizzata anche da rimbalzi, palle rubate ed una stoppata. Tra le fila degli ospiti, invece, il top scorer è Bedini con i suoi 20 punti (tre tiple per l’ala cussina), seguito da Mangione con i suoi 12 punti (due triple anche per lui).

Palla a due di Ardita Juventus vs CUS Genova © LIGURIA A SPICCHI
Palla a due di Ardita Juventus vs CUS Genova © LIGURIA A SPICCHI
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